Il capitano in pectore che dovrebbe anche prendere la… fascia e il difensore in erba che può diventare capitan futuro. Sono i due terzi della difesa dell’Italia che stasera ospiterà Israele al Bluenergy Stadium di Udine. In pratica i due perni della difesa del Napoli, prestati alla Nazionale che sono in predicato di giocare insieme nella quarta giornata della fase a gironi della Nations League sotto i riflettori del vecchio Friuli. Sono Giovanni Di Lorenzo e Alessandro Buongiorno.
Il primo è un fedelissimo di Spalletti – capitano del terzo scudetto e campione d’Europa con l’Italia di Mancini – che lo ha confermato anche nella sua avventura da commissario tecnico a tal punto da lasciare immaginare che potesse anche essere il capitano dell’Italia.
La fascia però è andata a Donnarumma che stasera dovrebbe lasciare le chiavi della porta a Vicario. E la… fascia (di capitano) a Giovanni Di Lorenzo.
Alessandro Buongiorno, invece, è il nuovo che avanza. Il giocatore del Napoli, ingaggiato quest’anno dal Torino dove si è formato e svezzato fin dal settore giovanile granata, è considerato uno dei più promettenti difensori italiani. A 25 anni suonati, Buongiorno sa che si sta giocando una fetta importante della sua carriera e per questo ha scelto Napoli per alzare l’asticella.
La chiamata in Nazionale di Spalletti, fin dagli sfortunati Europei in Germania di giugno scorso, rappresenta il definitivo trampolino di lancio per il jolly del pacchetto arretrato. Che sia a quattro (con il Napoli di Conte degli ultimi tempi) o a tre, come nel caso dell’Italia, non fa differenza.
Buongiorno è un corazziere rapido e veloce, bravo negli anticipi e capace di alzare il cartello «no-fly-zone» sulle palle alte. Stasera potrebbe prendere il posto di Bastoni al centro del pacchetto arretrato dell’Italia o magari alternarsi con Calafiori da braccetto sinistro. Si vedrà. Nella gara di andata proprio con Israele, Buongiorno ha agito nella posizione di centrale con Bastoni sulla destra e Gatti dalla parte opposta.
Stasera, però, Di Lorenzo dovrebbe essere confermato nell’undici di partenza. Il capitano del Napoli sta vivendo una nuova primavera sia all’ombra del Vesuvio, primo in classifica dopo sette giornate, sia nell’Italia di Spalletti. (Il Mattino)